Sport e scuola

Gli studenti

Sono tutti i bambini che frequentano le elementari fino ai ragazzi delle superiori, che possono integrare le attività motorie con programmi prestabiliti in collaborazione con la P.A.T.

Le esigenze

Spazi e momenti per integrare le attività motorie e quelle di integrazione sociale con la frequentazione a nuovi sport non nazional popolari.

Esempio “Gioco anch’io sport per tutti”

Il Progetto preso ad esempio, si articola, in tutte le sue iniziative, nel periodo scolastico compreso tra ottobre e giugno; prevede la realizzazione di attività motorie e sportive inclusive in ambito curriculare ed extracurriculare. Le lezioni saranno tenute da docenti di educazione fisica e sostegno degli istituti coinvolti, all’interno delle strutture scolastiche di appartenenza o nelle strutture indicate dalla “rete di scuole” che hanno aderito al progetto. In questo caso il progetto andrà condiviso dai Dirigenti Scolastici delle scuole che intendono costituirsi in “rete” secondo un “accordo di programma” allegato al progetto. I docenti incaricati dalla P.A.T. su organico potenziato sono disponibili a programmare, sostenere, indirizzare e “formare” i docenti che lo richiedono. È previsto anche il loro affiancamento durante alcune lezioni.
Grazie all’intervento diretto dei docenti “esperti”, i docenti coinvolti si potranno formare in itinere, potranno arricchire le loro strategie di intervento e le loro competenze specifiche in tema di disabilità e bisogni educativi speciali. Il progetto prevede la possibilità di affiancare l’alunno “fragile” con studenti Tutor, che volontariamente scelgono di affrontare questo percorso educativo. A questi ultimi, se appartenenti alla Scuola Secondaria di secondo grado, l’esperienza formativa è riconosciuta anche all’interno dei PCTO [“Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento”] (ex alternanza scuola lavoro).

Il Peer Tutoring

Il peer tutoring è un metodo di collaborazione tra pari che conduce alla valorizzazione delle relazioni paritarie tra allievi: vede l’idea della classe/squadra come un gruppo che cresce e partecipa solidale all’impresa di costruzione delle conoscenze e delle competenze. Attraverso modelli cooperativi e collaborativi di insegnamento/apprendimento offre possibilità estremamente significative per tutti gli alunni, compresi quelli con difficoltà certificate: garantisce un intervento didattico personalizzato e al contempo realizza un contesto di classe/gruppo/squadra volto ad includere, avendo come oggetto di attenzione non il deficit di qualcuno, ma il successo di tutti. Il tutoring consente vantaggi sia per l’assistito che per il tutor: da un lato il tutor impara insegnando (l’alunno che insegna all’altro alunno) e dall’altro consente all’alunno assistito un approccio individualizzato e un tempo maggiore dedicato alle difficoltà. Per questo motivo un approccio ideale dovrebbe prevedere l’assunzione alterna dei due ruoli al fine di vivere, nell’inversione dei compiti, esperienze diverse in cooperazione, empatia reciproca e paritetica. A ribadire quanto la dignità umana di tutti sia pilastro di una società civile c’è anche la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità. Approvata dall’Assemblea Generale nel 2006, nel suo primo articolo dichiara:

“Scopo della presente Convenzione è promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità”.

Fonte: istruzionevicenza.it

“La felicità che ognuno desidera, d’altronde, può esprimersi in tanti modi e può essere raggiunta solo se siamo capaci di amare. Questa è la strada! È sempre una questione di amore, non c’è un’altra strada. La vera sfida è quella di chi ama di più. Quante persone disabili e sofferenti si riaprono alla vita appena scoprono di essere amate! E quanto amore può sgorgare da un cuore anche solo per un sorriso! La terapia del sorriso…”
[Papa Francesco]

  • Dare ai propri figli una alternativa agli sport invernali o al calcio.
  • Programma alternativo per l’aggregazione dei giovani e dei meno giovani o emarginati, che si impegnasse ad avvicinare culturalmente generazioni differenti
  • Possibilità di avere un tiro a segno polifunzionale in alternativa a quello di Cadine e Predazzo.
  • Affidamento temporaneo bambini ora/giorno [In caso di creazione di Impresa Sociale]
  • Programma che si impegnasse a disincentivare l’uso di qualsiasi tipo di sostanze stupefacenti
  • Programma che si occupi di educare ai valori fondamentali di onestà, correttezza, rispetto e si impegnasse a lottare contro le diseguaglianze, Il razzismo, l’omofobia, e la violenza in genere
  • Programma che si occupi di diffondere la cultura della tutela della salute
  • Mezzo alternativo di formazione motoria per i bambini delle scuole Trentine

Sport scolastico

È in programma il coinvolgimento delle scuole elementari, medie e superiori della provincia per organizzare dei momenti di “stage e formazione sportiva” sulle specialità presenti nel nostro polo. Da tener conto la possibilità di ottenere da parte delle famiglie i benefit dei buoni di servizio per lo sport.

Esempio di attività inclusiva scolastica

  • Promuovere nella scuola e nel proprio territorio importanti opportunità di inclusione sociale e solidarietà, che resteranno un patrimonio personale determinante per un’educazione permanente in contrasto alle forme di discriminazione ed intolleranza.
  • Relazionarsi con il CIP (Comitato Paralimpico), Enti e Associazioni Sportive del territorio.
    Promuovere eventi e manifestazioni finalizzati alla promozione di giochi e sport Inclusivi.
  • Favorire la nascita di gruppi sportivi scolastici inclusivi.
  • Dare supporto normativo e pratico ai docenti.
  • Coordinare le attività degli Istituti e delle Reti di Scuole.
  • Favorire la partecipazione di un alto numero di alunni con disabilità ai Giochi Sportivi Studenteschi.
  • Incrementare la partecipazione degli studenti degli Istituti secondari di secondo grado attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) / ex Alternanza Scuola Lavoro.
  • Potenziare l’inclusione scolastica e sociale attraverso la piena partecipazione di tutti gli studenti, con o senza “bisogni educativi speciali”, facendo tesoro della pluralità umana, tutelando le fragilità di ognuno e valorizzando le potenzialità di tutti;
  • Arricchire il patrimonio esperienziale e metodologico di ogni scuola interessata ad implementare buone prassi inclusive nell’ambito dell’educazione fisica, motoria e sportiva;
  • Sviluppare una nuova cultura inclusiva favorendo l’apprendimento di nuovi sport capaci di esaltare concretamente i principi e i valori di una società inclusiva, attraverso una reale e visibile collaborazione che valorizza le capacità di ciascun alunno maschio e femmina e sfida le barriere tra lo sport “per disabili” e lo sport “per normodotati”, nonché tra lo sport maschile e lo sport femminile;
  • Rispondere ai bisogni formativi, culturali e di prevenzione alla salute di tutti gli alunni appartenenti ad una comunità, in sinergia con le altre agenzie educative presenti sul territorio;
  • Garantire continuità al lavoro scolastico attraverso attività sportive inclusive, di potenziamento e completamento del lavoro curriculare;
  • Garantire ai ragazzi/e, in età adolescenziale, la possibilità di continuare l’attività motoria e sportiva, appresa nei vari istituti scolastici, nelle associazioni sportive del territorio, mantenendo, in tal modo, un contatto attivo con la realtà territoriale di appartenenza, contrastando il fenomeno dell’abbandono precoce della pratica sportiva;
  • Garantire il miglioramento dell’efficienza fisica e del benessere psico-fisico di ognuno grazie alla continuità dell’attività proposta e favorire la maturazione di competenze legate all’educazione alla salute, prevenzione e promozione di corretti stili di vita.  
    Offrire un’opportunità per le famiglie di creare sul territorio, una rete di accoglienza e di condivisione delle problematiche che possono esservi presenti, quali: la disabilità, l’immigrazione, gli svantaggi socioculturali.
    Aumentare, attraverso la pratica sportiva, le opportunità di inclusione sociale rispettando le diversità.
  • Sviluppare e valorizzare le competenze motorie e le autonomie degli studenti nel rispetto del processo evolutivo favorendo la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità migliorando l’autostima.
    Stimolare nei ragazzi una significativa riflessione sulle problematiche legate al mondo della diversità sviluppando competenze sociali e di cittadinanza anche come prevenzione agli atteggiamenti di devianza e al bullismo.
  • Trasferire le competenze chiave europee acquisite attraverso l’attività motoria in altre discipline ed ambiti favorendo una riflessione sugli articoli della Costituzione Italiana relativi ai Diritti e ai Doveri della persona.
  • Avviare alla pratica sportiva.
  • Prevenire l’abbandono precoce dell’attività sportiva.
    Offrire nuove prospettive di Orientamento scolastico, universitario e lavorativo.
  • Favorire la sinergia educativa tra le diverse componenti della scuola e del territorio.

“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione. È più potente di ogni governo nel rompere barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione “.
[Nelson Mandela]